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Primi passi

L’idea di creare un club di automobilisti nella nostra provincia doveva essere piaciuta tantissimo, tanto che all’inizio di Automobile Club ne sorsero addirittura due. Il primo a richiedere l’adesione all’ACI nazionale fu l’Automobile Club Carrara il 12 dicembre 1925, ad opera di un gruppo di grandi appassionati dell’auto appartenenti perlopiù alle famiglie dell’aristocrazia del marmo cittadina. Il club era operante dal 1923 con sede in Via Vittorio Emanuele, oggi Via Rosselli, secondo il ricordo di Giorgio Giampaoli Gianandrei. Presidente era Giorgio Berring Nicoli, vicepresidente Bernardo Fabbricotti, segretario Andrea Nicoli, cassiere Mario Franco, consiglieri Gualtiero Betti, Enrico Garibaldi e Fernando Cacciatori. La sede fu poi posta in un locale di Via Roma n. 33. La presidenza di Berring Nicoli durò per pochi mesi: nel febbraio del 1926 troviamo infatti al vertice dell’associazione Carlo Gustavo Bini.
Di lì a poco, il 7 aprile 1926, richiese il riconoscimento anche l’Automobile Club Massa, che peraltro era già sicuramente operante nel 1925 come Automotoclub Apuano, quando cominciò a organizzare manifestazioni sportive. Secondo quanto riportato dalla rivista "ACI" dell’agosto 1926, la presidenza fu assunta dal Dr. Mario Falorni, vicepresidente l’Avv. Tommaso Perfetti, segretario Ferdinando Bassi, cassiere Rodolfo Minussi, vicesegretario Giuseppe Casonato, consiglieri l’Avv. Emilio Ciani e il nobile Ruggero Giorgini. La prima sede dell’AC fu collocata in centro, in un fondo di Via Vittorio Emanuele, attuale Via Dante, che da Piazza Aranci portava al Duomo, in un palazzo storico. Una rara tessera di iscrizione al sodalizio massese del primo giugno 1926, rilasciata al socio Marchese De Ferrari Umberto è il documento più suggestivo ed obiettivo di questo primo traguardo locale.
Il mondo che vedeva l’ingresso dell’auto sulle strade si trasformava in modo davvero vorticoso se pensiamo che, fino al 1909 (quindi appena 14 anni prima), il servizio pubblico che collegava Carrara a Berceto era servito dalla Ditta Olcesi ed era effettuato in carrozza a cavalli: da Parma a La Spezia si impiegavano due giorni.
Ha un sapore strano anche la notizia del 1910 che ci parla di una rivolta dei vetturini riuscita a sopprimere un nuovo servizio di corriera automobilistica tra Carrara e Marina di Carrara.
Tra il 1920 ed il 1925 appare a Pontremoli il servizio di taxi. La vettura che non si dimentica era quella di un certo Umberto Baldi, una Chiribiri, francese, usata sia per servizio di taxi che di rimessa e sempre addobbata in modo diverso, con stoffe, cianfrusaglie, palloncini ed altro. Vederla passare era un avvenimento, e potervi salire un motivo di vanto!

Entrambi gli Automobile Club della provincia sorsero come sezioni dell’ACI di Firenze: allora infatti i club erano organizzati su base regionale. Lo statuto del 1922 già evidenziava come peculiare per il Club la sovrintendenza degli avvenimenti sportivi legati all’automobile, oltre al coordinamento più generale del settore dell’automobilismo in ogni suo aspetto ed alla valorizzazione della vita di club con gite e momenti di socializzazione.

Nel numero del 21 marzo dell’Indipendente un ignoto cronista che si firma Magnete, traccia, con il frasario un po’ retorico dell’epoca, i momenti salienti della prima gita automobilistica dell’anno 1925:
”… dalla nostra bella piazza degli Aranci, unica credo, al mondo con la cornice delle Alpi Apuane, i centauri moderni presero il via. Rapido il passaggio per Carrara, ma non inosservato, sia per il rumore, che per il numero degli Automotociclisti, e quindi con gli azzurri gagliardetti al vento, ecco i rombanti motori accingersi alla non lieve fatica della salita di Castelpoggio…” La gita raggiunse anche Fosdinovo. L’attenzione del cronista fu spesso attirata dai polverosi turisti, vittime felici del turbine sollevato dai mezzi sulle strade dell’epoca. Ma l’ebbrezza della novità era così forte, e così… La bella gita lasciò un desiderio vivissimo in tutti di farne delle altre.

Assieme all’auto cominciano a comparire le prime informazioni relative ai “servizi” ad essa connessi. Nel 1920 a Massa vi era un unico rifornitore di benzina, dotato anche di officina meccanica, certo Emilio Pozzi, milanese, armaiolo appassionato di meccanica. La benzina era disponibile in taniche sigillate da 17 litri (in Pontremoli il carburante si vendeva a fiaschi, presso l’antica drogheria- pasticceria degli Svizzeri, che la conservavano nella cantina).

Per l’anno 1926, tutta una serie di brevi articoli sui quotidiani locali annunciano novità, norme ed avvenimenti automobilistici.
Il 7 gennaio il Campionato sociale dell’AC di Carrara si tenne lungo il percorso di 2400 mt. che andava da Piazza S. Francesco al passo della Foce. Vinse Andrea Vicoli su O.M. davanti a Bernardo Fabbricotti su Salmson.
A maggio si svolse il campionato sociale dell’Automobile Club Massa riconosciuto da poco più di un mese lungo il percorso Ponte Nuovo- Valico della Foce con la partecipazione di automobilisti e motociclisti. Vinse Gaspare Menzione su Fiat 501 che, con una media di 66,5 km/h si aggiudicò anche la gare per le auto categoria 1500cc davanti ad Enrico Marini.

Nel 1926 il Popolo apuano notifica alla cittadinanza la modalità di pagamento del bollo per autoveicoli che sarà pagato all’ACI e non all’Ufficio del Registro: l’acquisizione di un servizio statale produce l’inizio della trasformazione del club, per certi versi, in “ente istituzionale”.
Crescevano le iniziative sociali curate dall’ACI. Un esempio, sempre dell’anno 1926, è la gita sociale effettuata a Berceto dall’Automobile Club di Carrara.
Spontaneismo, entusiasmo e prime note di organizzazione. Il notiziario ACI del marzo di quell’anno esordisce: con molto freddo, molta polvere e punto sole si è effettuata domenica 28 u.s. la prima gita sociale dell’Automobile Club di Carrara…. Il periodico descrive la colonna di 25 macchine agli ordini del Presidente, Sig. Carlo Gustavo Bini, con 60 soci. 160 chilometri percorsi, continua il periodico tra l’entusiasmo dei gitanti e la sorpresa degli abitanti dei paesetti della ridente Lunigiana. In Berceto, un pranzo sociale ed una premiazione dell’ultimo Campionato Sociale.